Farmaci non-cardiologici che prolungano il QTc possono aumentare il rischio di morte cardiaca improvvisa
I farmaci non cardiologici che prolungano il QTc ( QT corretto ) aumentano il rischio di morte cardiaca improvvisa di quasi 3 volte.
Uno studio caso-controllo, compiuto da Ricercatori dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam, ha dimostrato che il rischio di morte cardiaca improvvisa è più alto tra coloro che utilizzano alcuni farmaci gastrointestinali ed i farmaci antipsicotici.
Inoltre, il rischio è maggiore nei primi 90 giorni di assunzione dei farmaci, mentre l’impiego passato di questi farmaci non è associato a morte cardiaca improvvisa.
Utilizzando i dati del Progetto IPCI ( Integrated Primary Care Information ), che raccoglie cartelle mediche di circa 500.000 persone, i Ricercatori hanno compiuto una revisione delle morti avvenute tra il 1° gennaio 1995 ed il 1° settembre 2003.
Sono stati identificati 775 casi di morte cardiaca improvvisa.
L’odds ratio ( OR ) di morte cardiaca improvvisa per l’uso corrente di farmaci non cardialogici, che prolungano il QTc, è stato di 2.7, con il più alto rischio trovato tra le donne e nei pazienti che hanno iniziato da poco ad assumere questi farmaci.
Un’estrapolazione compiuta dagli Autori dello studio ha indicato che in Olanda 320 casi all’anno di morte cardiaca improvvisa possono essere attribuiti ai farmaci che prolungano il QT, 9.000 in Europa e 6.000 negli USA. ( Xagena2006 )
Fonte: European Heart Journal, 2006
Cardio2006 Farma2006
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